L'insussistenza del fatto materiale contestato al lavoratore, ripetto alla quale resta estranea ogni valutazione circa la sproporzione del licenziamento, comprende non soltanto i casi in cui il fatto non si sia verificato nella sua materialità, ma anche in tutte le ipotesi in cui il fatto, materialmente accaduto, non abbia rilievo disciplinare. Secondo la Corte di Cassazione l'insussistenza del fatto esiste non solo per quanto attiene la reale concretizzazione, ma anche per la sua importanza disciplinare.

E' rilevante la volontà del datore di lavoro che deve essere inequivocabile e non rileva la forma di comunicazione. La legge non impone una vera e propria notifica del provvediemnto resta fermo comunque che la comuunicazione deve avvenire per iscritto e la chat su whatsapp integra il requisito della forma scritto coem ribadito in giurisprudenza.

Può costare il posto di lavoro stare troppo tempo su Facebook e parlar male dell'azienda. La Corte di Cassazione con sent. 3133/2019 ha confermato il licenziamento alla segretaria che stava su facebook utilizzando il pc aziendale.