Decreto dignità

LA SCELTA DELLE CAUSALI ALLA CONTRATTAZIONE COLLETTIVA

L’ipotesi prospettata dall’esecutivo è quella di allargare le maglie delle causali introducendo motivi aggiuntivi.
Il Decreto Dignità ha previsto com’è noto notevoli e penetranti modifiche alla disciplina dei contratti a termine ed è entrato a pieno regime con l’esaurirsi lo scorso 31 ottobre del previsto periodo transitorio.
In prospettiva prende corpo l’idea di affidare alla contrattazione collettiva nazionale il compito di prevedere motivi aggiuntivi rispetto a quelli delineati dal Decreto Dignità per ricorrere ad un contratto a termine.
Per quanto attiene invece alla previsione dell’aggravio contributivo dello 0.50 % si prospetta di esentare gli interinali o quanto meno gli stagionali.
Lorenzo Testai

LICENZIAMENTO: TUTELE CRESCENTI INCOSTITUZIONALI

La Consulta nel comunicato dell’Ufficio Stampa della Corte Costituzionale ha dichiarato illegittimo l’articolo 3, comma 1, del Decreto legislativo n.23/2015 sul contratto di lavoro a tempo indeterminato a tutele crescenti, nella parte - non modificata dal successivo Decreto legge n.87/2018, cosiddetto “Decreto dignità” – che determina in modo rigido l’indennità spettante al lavoratore ingiustificatamente licenziato.

PROBLEMI APPLICATIVI SUL VECCHIO ARTICOLO 18

La sentenza n. 194/2018 ha modificato la disciplina delle tutele crescenti e potrà generare notevoli problemi applicativi.
Nei casi in cui spetta la tutela indennitaria i lavoratori che rientrano nell’applicazione delle tutele crescenti potrebbero ottenere un risarcimento maggiore dal momento che il giudice può operare entro il limite massimo delle 36 mensilità.

Press enter to search
Press enter to search

logo

Esperti professionisti in Fucecchio


TEL. (+39) 0571 242525
FAX. (+39) 0571 22134
info@studiotestai.it
50054 Fucecchio

Orario uffici

Lun - Ven
9:00 a 18:00 
Sabato
9:00 a 12:00
Domenica
Chiuso

Get Connected